
Estetica
Radiofrequenza vs lifting: quale conviene?
Radiofrequenza e lifting sono due metodologie estetico-curative completamente diverse: la prima è una procedura assolutamente non invasiva
La radiofrequenza è quindi adatta per chi non è disposto a "soffrire" un po' pur di migliorare il proprio aspetto in quanto la seduta di radiofrequenza consiste di un lungo ed esteso particolare massaggio cutaneo su viso e/o corpo attraverso specifici manipoli che, emanando onde radio, generano un campo magnetico che stimola i processi fisiologici naturali del metabolismo cellulare.
Il miglioramento su rughe e lassità cutanea è evidente fin dal primo trattamento e migliora progressivamente col proseguire delle sedute.
Col termine lifting si intende invece un'intervento in anestesia locale col quale, grazie all'innesto di fili bio-riassorbibili, il chirurgo plastico con un intervento di un paio d'ore riesce a ristabilire le giuste proporzioni al viso che con l'età ha perso le sue naturali proporzioni e tende a "cadere verso il basso". Parliamo dunque di una tecnica invasiva che va fatta da mani esperte e comunque non del tutto indolore.
Quanto dura una seduta di radiofrequenza e quali sono i suoi effetti?
Una seduta di radiofrequenza al viso ha una durata di circa 20 minuti
Al termine del trattamento il paziente percepisce fin da subito una netta sensazione di pelle più tonica, più elastica e luminosa, con un colorito salutare. Tutti questi risultati si potenziano nelle successive sedute del trattamento. Per consolidare nel tempo gli effetti ottenuti sono necessarie almeno 6 sedute a cadenza mensile.
Il laser per la rimozione delle macchie delle gengive
La possibilità di rimozione di "macchie" sulle gengive è condizionata dalla diagnosi sul cosa e perché esse si siano formate....
Una causa frequente, specie in passato quando se ne faceva molto uso, è il tatuaggio provocato da grosse ricostruzioni in amalgama d'argento che, arrivando a diretto contatto con le gengive, ed essendo soggette ad un certo grado di ossidazione superficiale, causano alla lunga queste iperpigmentazioni molto difficili da eliminare anche dopo aver rimosso la vecchia otturazione in amalgama. L'utilizzo del laser a diodo in questi casi può essere di aiuto ma non è detto che possa essere risolutivo.
Altre "macchie" ma di tipo molto più doloroso possono essere afte, herpes, lichen, leucoplachia, tutte lesioni patologiche che possono essere trattate e/o asportate in modo quasi del tutto indolore proprio con l'utilizzo del laser a diodo e che vanno incontro a rapida guarigione nel giro di pochi giorni e con minima sintomatologia. (Nel caso di sospetta leucoplachia è obbligatoria una analisi istologica del tessuto in quanto si tratta di lesione pre-cancerosa).
Parodontite e cura col laser
La presenza di sanguinamento spontaneo dalle gengive è spesso sintomo di gengivite profonda (parodontite =forte infiammazione dei tessuti di sostegno dei nostri denti e/o presenza di tasche parodontali)...
Il laser a diodo ci viene incontro per poter decontaminare la tasca parodontale dalla presenza dei batteri patogeni causa principale dell'insorgenza della parodontite. Sono sufficienti poche applicazioni di laser per alcuni secondi e successivo lavaggio con acqua ossigenata per risolvere quadri anche molto fastidiosi grazie all'avvenuta vaporizzazione del tessuto granulomatoso della tasca.
E' vero che l'ossigenoterapia rinnova la pelle?
L'ossigeno, si sa, è la molecola fondamentale per la vita ed il benessere di tutti i tessuti del nostro organismo.
L'ossigeno-terapia in campo di medicina estetica consiste nell'applicazione topica di ossigeno ad elevato grado di purezza tramite il supporto di un'apparecchio tecnologico specifico.Inoltre la sinergia con sieri appositamente formulati fa sì che questi penetrino in profondità nella cute migliorandone la qualità strutturale, e ne accelerino i processi riparativi con risultati stabili nel tempo.
Si possono rimodellare le gengive col laser?
Spesso durante complesse cure dentarie il dentista per poter ricostruire adeguatamente alcuni elementi dentari particolarmente compromessi è costretto ad intervenire chirurgicamente sui tessuti molli che li circondano e cioè sulle gengive.
Ecco un caso in cui il laser a diodo è particolarmente utile: consente infatti al dentista di asportare il tessuto gengivale in eccesso con rapidità, senza sanguinamento, e soprattutto senza dover eseguire impegnativi lembi chirurgici e suture, grazie alla tecnologia laser che vaporizza il tessuto senza bruciarlo. Grosso vantaggio anche per il paziente che va incontro ad una rapida guarigione con pochissimo fastidio.
